Scienziati australiani hanno sviluppato un apparato chiamato Gradiflow, che separa gli spermatozoi con DNA danneggiato da quelli con DNA sano prima della procedura di fecondazione in vitro. Il funzionamento del dispositivo si basa sul fatto che il DNA è danneggiato in misura minore nelle membrane caricate negativamente. Attualmente Gradiflow è in base di sperimentazioni cliniche. Gli autori ritengono, che l'utilizzo di Gradiflow consentirà di aumentare la frequenza di fecondazione e ridurre la frequenza di aborti spontanei.